domenica 16 giugno 2013

Futuri universitari in bilico.......



Invocato da molti, atteso da tanti; dopo riunioni top-secret arriva il nuovo decreto della neo-ministra Carrozza che di fatto cancella quello emanato lo scorso aprile dal suo predecessore Profumo. I test d'ingresso per i corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura si svolgeranno a settembre come al solito.

Un provvedimento che giunge a poche ore dalla chiusura per le iscrizioni alle prove d'accesso.

Il D.M 449 non solo cambia il calendario delle date dei test, ma modifica anche i famosi percentili, cioè il bonus-maturità introdotto da quest'anno che concorre a determinare il punteggio del test d'ingresso.

Infatti nel decreto precedente erano stati stabiliti dei criteri davvero poco chiari ma sopratutto poco avevano a che fare con la meritocrazia; secondo quanto previsto per esempio, uno studente diplomato a Cerignola con il voto di 100 avrebbe potuto ottenere un bonus inferiore ad uno studente diplomato a Milano con lo steso voto. Tutto questo sulla base di dati puramente statistici e che ha fatto passare molti notti in bianco a migliaia di studenti.

La spiegazione a tutto questo da parte dell'ex Ministro Profumo è stata: “il sistema di accesso universitario italiano in questo modo si allinea a quello Europeo.....” quindi in Europa gli studenti sono diversi a seconda della posizione geografica.

Bisognerebbe andare a fare un giro in Europa, li gli studenti anche quelli stranieri sono considerati tutti uguali, e tutti hanno le stesse possibilità.

Per fortuna sembra che il buon senso abbia preso il sopravvento, i percentili sono stati modificati e resi più equi secondo la tabella presente sul sito del MIUR(www.miur.it)

Dal 25 giugno prossimo riapriranno i termini per l'iscrizione ai test d'ingresso e dai dati giunti agli atenei, sembrano in netto calo il numero degli aspiranti dentisti, stazionario quello dei medici, boom per gli aspiranti veterinari. Ovviamente questi sono dati parziali, il 18 luglio termine di chiusura d'iscrizione ai test saranno tirate le somme.

In tanto auguro buona fortuna alle migliaia di studenti che affronteranno questa prova “odiosa” ma necessaria, per poter realizzare il proprio sogno.
 
 
                                                                                                            Nicola Dileo

venerdì 7 giugno 2013

Natale Curiello e gli inadatti

Natale Curiello
Nella giornata di ieri sono state notificate, dalla squadra mobile di Potenza, numerose ordinanze di custodia cautelare all’interno dell’Operazione “Pegaso”.
 Fra le persone coinvolte in questa maxi-operazione spunta il nome di Natale Curiello.
Il Presidente dimissionario del Consiglio Comunale di Cerignola, secondo l’impostazione accusatoria, avrebbe acquistato un autoveicolo (una Panda) con la consapevolezza dell’illecita provenienza dello stesso.
Dunque una ricettazione.

La mia personale, e forse poco interessante, impressione è che in questa triste pagina della storia cerignolana vi sia un leitmotiv che lega i personaggi di questa vicenda.
Un pubblico ministero inadatto quello che ha richiesto una misura cautelare  così afflittiva, anche in relazione al ruolo rivestito dal Curiello, il quale il giorno dopo la notifica del provvedimento  ha visto revocarsi gli arresti domiciliari.
Una scialba figura degli organi inquirenti che hanno demolito, di fatto, la presente carriera politica di Curiello per fatti che rivestono assoluta marginalità all’interno  dell’impianto accusatorio.
Un PDL inadatto che continua a mostrare affetto e solidarietà ad una persona che sta affrontando un procedimento penale, non una chemioterapia; personalmente sento di dare solidarietà a chi affronta problemi economici (disoccupati, sottostipendiati, pensionati etc…) o di altro genere (malati terminali, invalidi, emarginati etc..).
 Credo che una persona che riveste un ruolo istituzionale così importante non debba essere neanche sfiorato  da certe storie.
Pertanto se il problema giuridicamente e processualmente sembrerebbe assumere poca consistenza, politicamente reputo che sia di una gravità assoluta.
Occorre infatti scindere due tipologie di giudizi, uno processuale ed uno politico.
Allora perché non sospendere il giudizio politico sul caso riservando le valutazioni all’esito del procedimento? Perché non limitarsi ad augurare ogni bene e basta?
La cosa sorprendente che Natale Curiello non è stato eletto nelle fila del PDL ma, ricorderanno gli elettori, nell’UDC.
UDC che oltretutto, da quello che apprendo dai siti di informazione cittadina, non ha espresso alcuna valutazione sul caso.
Un giudizio da parte del nostro sindaco inadatto, il quale, si ritiene convinto dell’assoluta estraneità ai fatti contestati al Curiello.

Un sindaco, dal mio punto di vista, dovrebbe tutelare la dignità ed il decoro delle istituzioni in certi momenti e non avventurarsi in proiezioni processuali che potrebbero dimostrarsi errate.
Capisco la volontà di voler tutelare umanamente una persona con cui si sono condivisi momenti amministrativi importanti, ma in questo modo non si tutelano le istituzioni che escono distrutte da queste vicende.
Occorre pertanto ridare ossigeno a quella poltrona.
Per fare questo mi sentirei di proporre come nuovo Presidente del Consiglio Comunale una persona super partes che abbia sempre operato per il bene della città e dei cittadini.
Una persona che sia fuori dai giochi politici e che contribuisca a ridare lustro ad una poltrona, quella del Presidente del Consiglio Comunale, che in questi anni è stata svilita per i più svariati motivi.
Penso, a mero titolo di esempio, al nome del compianto prof. Luciano Antonellis il quale ha sempre operato per il bene culturale di questa città.
Servirebbe un nome degno di quella statura.
Ad ogni modo in questa orgia di posizioni inadatte il Curiello, paradossalmente, è la persona che sta agendo nella maniera più opportuna possibile.
Infatti ,ha da subito protocollato le sue dimissioni senza attendere l’intervento del Prefetto,  ed oggi, a mezzo del proprio legale di fiducia, si è fatto revocare gli arresti domiciliari.
Il tutto in estrema sobrietà senza rilasciare dichiarazioni inopportune.

Auguro che la vicenda possa concludersi positivamente per l’ex. Presidente del Consiglio Comunale Natale Curiello e riservo la  mia personale solidarietà a chi ha perso il lavoro o a chi sta lottando contro un cancro.

Gabriele Romagnuolo



giovedì 6 giugno 2013

AC Foggia- Comune di Cerignola: una storia senza fine...

Sembrerebbe arrivata ad un punto cruciale la nota vicenda che, ormai da anni, vede protagonisti l'      
 Automobile Club di Foggia ed il Comune di Cerignola. Entro la fine di giugno infatti, in seguito ai pareri tecnici dei dirigenti comunali e alle valutazioni della Commissione Sicuezza sullo stato della convenzione, il Consiglio Comunale dovrà riunirsi e decidere quali misure adottare.

 Troppi infatti i dubbi e le preoccupazioni che il rapporto con AC Foggia desta. Fatture che recano pagamenti per servizi mai visti, o del tutto inefficienti,come l' Osservatorio per la Sicurezza Stradale; la probabile situazione deficitaria dell' AC Foggia che non paga la ditta che fornisce gli autovelox, la quale a sua volta vuole rivalersi sulle cifre che spettano al Comune di Cerignola; la mancata presentazione del DURC che avrebbe dovuto impedire all' "ente autonomo, dotato di propria personalità giurdica" di riscuotere i pagamenti. Tutti elementi, evidenziati dall' opposizione, che saranno sottoposti al vaglio dei dirigenti comunali, ma che palesemente rispecchiano la natura di una convenzione "unilaterale"; il solo soggetto a trarne vantaggi è AC Foggia.

 Assistiamo così,  ancora una volta, ad un episodio in cui la "flessibilità" con la quale i nostri amministratori intrattengono rapporti contrattuali con terzi, mette a repentaglio i conti comunali. Certo, la decisione di avviare una verifica dell' effettivo adempimento degli obblighi assunti da AC Foggia è stata presa all' unanimità in Consiglio, ma ciò non può esonerare gli organi competenti dal fare un mea culpa. Era davvero l' unica opzione, quella di prorogare la convenzione con AC Foggia per risolvere il contenzioso, con la stessa, di qualche anno fa? Una volta firmata la convenzione, non era forse il caso di prestare assoluta attenzione all' attività di un contraente, certamente non proprio affidabile? E' ammissibile consentire a questo Ente di sfruttare a suo vantaggio la distinzione tra due sigle, AC e ACI, le quali sottendono una distinzione ben più rilevante, per ottenere pagamenti indebiti, in assenza del DURC?

 Ecco, queste sono domande lecite da porsi. Ma ancora più lecito è attendersi, ora che la situazione si sta facendo davvero preoccupante, delle soluzioni sì ponderate, ma immediate e concrete. Si spera che a ciò il Consiglio Comunale possa pervenire già entro la fine del mese. E se le criticità riscontrate dovessero essere confermate dai pareri tecnici, certo la soluzione sarebbe una sola: la revoca della convenzione o, al più, la decadenza della stessa per gravi inadempienze da parte di AC Foggia, così come suggerito dalle opposizioni in Consiglio. In ogni caso sarà facilmente intuibile, all' esito delle verifiche, la strada da percorrere e certamente non ci si potrà più nascondere dietro esigenze di prudenza.      


                                                                                                                                           Achille Farina












mercoledì 5 giugno 2013

Riflessioni sul tema della riqualificazione del Borgo Antico

Dopo aver ascoltato ciò che hanno detto i vari rappresentanti onorari e non di enti  pubblici ed associazioni cittadine ed aver certamente approvato tutto quanto di buono ed onesto ci fosse nelle intenzioni e nelle parole di chi la sera di venerdì 31 maggio ha partecipato alla manifestazione nella "Terra Vecchia" sono rimasto comunque convinto che l'intervento più significativo è giunto non da sopra il palco allestito per la manifestazione, ma dalla parte antistante  ad esso,  dalla piazza (Largo Matera) dove ero seduto io come altri (pochi) cittadini interessati alla questione.

Palazzo definito "Bavarese "
Infatti l'intervento coriaceo del prof. Antonio Galli ha scosso, per dirla in modo dolce,  la mia coscienza dal momento che abitando nella zona limitrofa alla Terra Vecchia noto non solo da lontano quello che succede nella zona anzidetta,  ma vivo ogni giorno la situazione di degrado che attraversano i cittadini onesti  e civili ivi residenti.

Quindi pongo anche io l'accento sul fatto che non ha  assolutamente senso parlare di una riqualificazione edilizia ed urbanistica allorquando contemporaneamente non si avvii un processo di recupero della legalità che non solo riguardi un controllo più costante da parte delle autorità in zona , ma che ponga l'attenzione anche ad abusi edilizio-urbanistici che in questi ultimi 20 anni sono stati fatti nella Terra Vecchia a partire da quella villa definita con l'aggettivo "bavarese" dal Professor Galli che a detta dello stesso pare non aver avuto neanche la autorizzazione a costruirsi ovvero il cosiddetto permesso di costruire.


Tutto quanto detto non è certamente nuovo a chi , da anni si occupa di Terra Vecchia e recupero delle zone storiche di Cerignola. Leggendo un libro dei convegni pubblicato nel 1993 trattante i convegni tenutesi nel 1988-1989 a Cerignola, riguardanti la Terra Vecchia e alcune delle opere architettoniche più importanti di Cerignola, già si evince dalle parole espresse e scritte nelle conclusioni dell'ing. Mastroserio (attuale dirigente del settore urbanistica e PRG del comune di Cerignola) lo stato di degrado in cui già in quegli anni versava la Terra Vecchia.
 Lo stesso dirigente però prospettava una possibilità di ripresa della zona auspicando che ciò che era già avvenuto per Piazza della Repubblica e per la Villa comunale Umberto I potesse in qualche modo ripetersi per la Terra Vecchia. Non solo quello pare essere l'abuso effettuato nell'ultimo ventennio nella zona, per cui invitando le autorità competenti ad effettuare un più serio controllo sulla situazione mi metterò in primo piano come cittadino nel cercare di denunciare ciò che è visibile ad occhio nudo e palesemente illegale; con questa promessa  invito tutti i cittadini a denunciare in maniera convinta e condivisa il degrado di alcune zone della nostra città convinto che questo sia un muro abbattibile come ci hanno dimostrato i primi governi di destra agli inizi degli anni '90 delle amministrazioni Tatarella e Giannatempo. 
Edificio poco aderente ai 
 criteri stilistici e architettonici della 
Terra Vecchia
Peccato che questo momento di Crisi economico-sociale stia minando e distruggendo quanto di buono è stato fatto nelle amministrazioni precedenti e anche quanto di buono stia facendo questa amministrazione con il recupero di alcune strutture da Torre Alemanna (allestimento del museo) alla costruzione del centro "oltre la disabilità", alla messa in funzione del Palazzetto dello Sport, al recupero dell'edificio sito in Borgo Libertà da destinarsi al centro accoglienza per immigrati, oltre agli avvenuti recuperi e restauri di della palestra ex GIL in Via Napoli al recupero in via di ultimazione di Via San Leonardo o Corso Vecchio, della struttura dell'ex-macello, del parco della Mezza Luna , del Parco antistante l'ex commissariato di Polizia, dei parchetti nei pressi dell'ex pastificio Tamma e quant'altro fatto dalle amministrazioni precedenti. 

Ho citato tutti questi interventi per  far capire che noi cittadini notiamo le azioni positive delle amministrazioni ma abbiamo anche il compito di denunciare ciò che non viene fatto o ciò che viene fatto con superficialità e leggerezza. Poichè il degrado del tessuto economico sociale, che attanaglia la nostra città maggiormente in alcune zone quali Torricelli, San Samuele e appunto La Terra Vecchia va sempre e costantemente combattuto anche attraverso misure più dure di quelle che oggi vediamo applicate sul territorio, sicuro che molto possa ancora farsi.
S. G.